Quando si dice carità cristiana…

 

Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto

Ho sempre pensato che siano i libri a scegliere te e non tu a scegliere loro.

Soprattutto per chi, come me, “vive” le vicende narrate dall’autore, per chi prova le stesse emozioni che provano i personaggi e per chi entra a far parte magicamente della storia. Non so se vi è mai successo di aprire un libro e di trovare le risposte che cercavate in quel periodo particolare della vostra vita.

A me accade con una certa frequenza. E così è accaduto anche questa volta…

Quel libro era lì da qualche mese e aspettavo il momento giusto per aprirlo e per vivere una nuova avventura. L’ho aperto probabilmente nel periodo più difficile degli ultimi mesi, o forse sarebbe meglio dire che è stato lui a farsi aprire.

Le risposte mi sono arrivate puntuali, una su tutte: <<A volte le cose più reali succedono solo nell’immaginazione, Oscar>> disse Marina. <<Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto>>

Già… Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto

Credo che capiti a tutti gli esseri umani, chi più e chi meno, di “inquinare” la realtà. Lo facciamo per una serie di svariati motivi e quasi mai in cattiva fede.

Pensate ad esempio a quando vi succede qualcosa di particolare e vi capita in seguito di raccontarlo ad un amico; diciamo che 9 volte su 10 il vostro racconto non è reale. Ma perché?

Forse perché è la nostra memoria la prima che si diverte a distorcere la realtà, o forse perché a volte vogliamo enfatizzare il racconto e ci concentriamo su alcuni particolari tralasciandone altri, particolari che inevitabilmente verranno dimenticati, se non, cancellati per sempre . Altre volte quei particolari ce li inventiamo fino a convincerci che sono realmente accaduti.

Arriviamo persino a mentire a noi stessi; anche perchè ho sempre pensato che chi non riesce a mentire a se stesso non riuscirà mai a mentire agli altri.

Ricordo che alle scuole medie, per far colpo su una ragazza, le raccontai una balla colossale. La cosa buffa è che dopo qualche mese, a forza di ripetermi quella storia, la immagazzinai a tal punto nella mia mente da convincermi di averla vissuta anche nella realtà oltre che nella mia fantasia.

Meno sono recenti i fatti e più la nostra memoria riesce a distorcerli, fino a quando l’oceano del tempo ci restituisce quei ricordi che avevamo in un qualche modo seppellito.

Ma non sempre raccontiamo queste “bugie” per abbellire i nostri racconti; anzi, nella maggior parte dei casi sono ben altre le motivazioni che ci spingono a credere che i fatti siano andati in un certo modo, in quel modo che la nostra immaginazione ha creato.

A volte le cose più reali succedono solo nell’immaginazione…

Paura della realtà, voglia di scacciare i fantasmi del passato, voglia di cominciare un’altra vita, voglia di costruirsi questa vita con le proprie mani, lasciando il destino fuori dalla porta, aspettando quel momento in cui verrà nuovamente a farti visita.

<<Tutte le fiabe sono menzogne, anche se tutte le menzogne non sono fiabe>> diceva Marina.

Una fiaba che lei voleva vivere, una fiaba che io ho voluto e voglio ancora oggi vivere, una fiaba che molti di noi hanno vissuto, vivono o vivranno. Perché è più facile vivere in una fiaba, in una menzogna, che nella realtà. E’ molto, molto più facile.

L’altro giorno mi è capitato di fare un sogno, un sogno così reale che sembrava vero, ancora una volta l’immaginazione si è sovrapposta alla realtà. Poi per caso (o forse no?) le nostre strade si sono incrociate per un istante, probabilmente per l’ultima volta e dopo qualche minuto sempre per caso ho letto queste parole: “Dentro ogni momento tu ci sei…In ogni gesto tu ci sei… Nel silenzio delle cose tu ci sei…ogni cosa mi ricorda un pò di noi… e ti cerco dentro un giorno che ho vissuto come un sogno… e Spero che ricorderai…Ti voglio bene e tu lo sai”

A volte dubito della mia memoria e mi chiedo se non finirò per ricordare solo quello che non è mai accaduto.